Identificazione dei calciatori
Può capitare che il problema della mancanza di un documento valido da parte di un calciatore (per cui il problema non è dell'arbitro ma del calciatore ed eventualmente della sua squadra).
Può diventare anche un problema dell'arbitro se questi non sa quali sono i documenti validi per poter ammettere o meno un calciatore alla partita.
C’è da dire subito che non esistono arbitri "buoni" e arbitri "cattivi", esistono arbitri che devono applicare il regolamento soprattutto per rispetto nei confronti dell'altra squadra.
Se un giocatore è sprovvisto di documento o non ha un documento valido, non può giocare, salvo il diritto della sua Società di usufruire del tempo d'attesa per poter reperire il documento.
Vediamo dunque quali sono gli unici documenti di identificazione che il regolamento ritiene validi :
A) attraverso la propria personale conoscenza;
B) mediante un documento di riconoscimento ufficiale rilasciato dalle Autorità competenti;
C) mediante una fotografia autenticata dal Comune di residenza o da altra Autorità all’uopo legittimata o un notaio;
D) Mediante apposite tessere eventualmente rilasciate dalle Leghe , dal Settore per l’Attività Giovanile e Scolastica e dai Comitati.
Le fotocopie dei documenti sono accettate purché autenticate: stesso discorso vale per le scannerizzazioni a colori.
Una denuncia di smarrimento del documento non può essere ritenuta un documento valido per l'identificazione poiché sprovvista di fotografia, nemmeno il fatto che il documento sia stato smarrito o rubato poche ore prima può servire come giustificazione.
L'abbonamento dell'autobus, la tessera sanitaria o la tessera della palestra non sono documenti validi anche se contenenti fotografie, poiché non rilasciati dalle Autorità competenti.
Le dichiarazioni sull'identità di un calciatore firmate dai dirigenti servono solo se "IN PRESENZA DI UN DOCUMENTO VALIDO" l'arbitro non riesca a riconoscere il calciatore che ha davanti, supponiamo che il calciatore abbia la carta d'intentità rilasciata 5 anni prima e dalla foto non si sia certi dell'identità dello stesso, in questo caso oltre all'eventuale richiesta di un ulteriore documento (che non necessariamente potrà essere disponibile), l'arbitro dovrà mettere in atto ogni metodo che ritiene idoneo per identificare il calciatore che comunque deve essere ammesso al gioco.
Quest'ultimo punto riguarda solamente i calciatori che hanno un documento valido dal quale non sia possibile identificarli.
Nel caso di dubbi sulla possibilità o meno di ammettere un calciatore al gioco è buona norma consultare il regolamento che nella regola 3, parla proprio dell'identificazione dei calciatori.
Può diventare anche un problema dell'arbitro se questi non sa quali sono i documenti validi per poter ammettere o meno un calciatore alla partita.
C’è da dire subito che non esistono arbitri "buoni" e arbitri "cattivi", esistono arbitri che devono applicare il regolamento soprattutto per rispetto nei confronti dell'altra squadra.
Se un giocatore è sprovvisto di documento o non ha un documento valido, non può giocare, salvo il diritto della sua Società di usufruire del tempo d'attesa per poter reperire il documento.
Vediamo dunque quali sono gli unici documenti di identificazione che il regolamento ritiene validi :
A) attraverso la propria personale conoscenza;
B) mediante un documento di riconoscimento ufficiale rilasciato dalle Autorità competenti;
C) mediante una fotografia autenticata dal Comune di residenza o da altra Autorità all’uopo legittimata o un notaio;
D) Mediante apposite tessere eventualmente rilasciate dalle Leghe , dal Settore per l’Attività Giovanile e Scolastica e dai Comitati.
Le fotocopie dei documenti sono accettate purché autenticate: stesso discorso vale per le scannerizzazioni a colori.
Una denuncia di smarrimento del documento non può essere ritenuta un documento valido per l'identificazione poiché sprovvista di fotografia, nemmeno il fatto che il documento sia stato smarrito o rubato poche ore prima può servire come giustificazione.
L'abbonamento dell'autobus, la tessera sanitaria o la tessera della palestra non sono documenti validi anche se contenenti fotografie, poiché non rilasciati dalle Autorità competenti.
Le dichiarazioni sull'identità di un calciatore firmate dai dirigenti servono solo se "IN PRESENZA DI UN DOCUMENTO VALIDO" l'arbitro non riesca a riconoscere il calciatore che ha davanti, supponiamo che il calciatore abbia la carta d'intentità rilasciata 5 anni prima e dalla foto non si sia certi dell'identità dello stesso, in questo caso oltre all'eventuale richiesta di un ulteriore documento (che non necessariamente potrà essere disponibile), l'arbitro dovrà mettere in atto ogni metodo che ritiene idoneo per identificare il calciatore che comunque deve essere ammesso al gioco.
Quest'ultimo punto riguarda solamente i calciatori che hanno un documento valido dal quale non sia possibile identificarli.
Nel caso di dubbi sulla possibilità o meno di ammettere un calciatore al gioco è buona norma consultare il regolamento che nella regola 3, parla proprio dell'identificazione dei calciatori.